ANNO 15 n° 275
Tuscia, 897 infortuni sul lavoro in sei mesi: l’allarme della Uil
Turchetti: «Servono più ispettori, formazione e prevenzione. Il governo investa sulla sicurezza dei lavoratori»
02/10/2025 - 10:50

VITERBO - Nel primo semestre del 2025 si sono registrati 897 accessi al pronto soccorso per infortuni sul lavoro nella provincia di Viterbo, otto casi in più rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. A lanciare l’allarme è il segretario generale della Uil di Viterbo, Giancarlo Turchetti, sulla base del report pubblicato dalla Asl.

«Questi numeri devono far riflettere – dichiara Turchetti –: serve maggiore attenzione da parte delle istituzioni sulla questione della sicurezza».

I dati riportano 139 accessi a gennaio, 138 a febbraio, 153 a marzo, 137 ad aprile, 170 a maggio e 160 a giugno. La maggior parte degli infortuni, pari al 76%, rientra tra i casi lievi con prognosi inferiore ai 20 giorni. Circa il 21% riguarda invece incidenti con prognosi tra i 20 e i 40 giorni, mentre 4 infortuni hanno comportato conseguenze più gravi, con prognosi oltre i 40 giorni. In circa il 3% dei casi la prognosi non è stata indicata.

Per il sindacato la priorità è chiara: formazione, prevenzione e maggiori controlli. «Nell’ultima manovra finanziaria – sottolinea Turchetti – il governo Meloni non ha destinato neanche un euro alla sicurezza e alla salute dei lavoratori. È fondamentale investire sulla formazione di lavoratori e aziende e potenziare il personale ispettivo, perché le verifiche oggi non sono sufficienti».

La Uil chiede inoltre provvedimenti più incisivi: introdurre il reato di omicidio sul lavoro per chi manomette macchinari al fine di aumentare la produttività, escludere dagli appalti pubblici le aziende che non rispettano la normativa sulla sicurezza e rafforzare i poteri degli Rlst, i rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza territoriale, così da garantire maggiori controlli all’interno delle imprese.






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